GLAMOUR BEST OF TAHILAND
Partenza: il Martedì dal 01/01/2020 – 31/10/2020
Guida parlante esclusivamente italiano
Partenze grantite minimo 2 passeggeri
Giorno 1: Bangkok
Arrivo all’aeroporto di Bangkok e trasferimento all’hotel Holiday Inn Silom. Pranzo libero.
15:30 ca.Partenza verso il nucleo urbano attorno al quale nacque e si sviluppò la città di Bangkok, dove si trova il “Wat Saket”, conosciuto con il nome di
“Montagna d’oro”. Re Rama III diede inizio ai lavori per la costruzione di un gigantesco “Chedi” (pagoda campaniforme) di immense proporzioni che
collassò su sé stessa. I detriti crearono una collina che si coprì di vegetazione. In epoche successive il luogo venne restaurato ed ampliato con la
costruzione di un Chedi di più piccole dimensioni alla sommità del precedente ammasso di macerie. Per l’occasione dallo Sri Lanka, patria del Buddismo
Theravada, arrivò anche una reliquia che la leggenda attribuisce al corpo del Buddha e che fu collocata al suo interno.
Oggi il santuario è raggiungibile attraverso una scalinata a spirale di 300 gradini che permette di raggiungere anche la sacra fila di campane che i pellegrini
suonano per buon auspicio e per scacciare gli spiriti maligni. Al termine trasferimento al Sala Rattanakosin, da cui all’imbrunire potremo ammirare il Wat Pho illuminato Rientro in hotel. Cena libera. Primo pernottamento a Bangkok.
Giorno 2: Royal Grand Palace & Wat Phra Kaew, Wat Pho, Wat Arun, Wat Traimit.
Colazione in hotel. 08:30 ca. Partenza dall’Holiday Inn Silom. 09:00 ca. Visita al Royal Grand Palace che includerà anche il celebre Wat Phra Kaew (Tempio del Buddha di smeraldo) La parte visitabile del Royal Grand Palace include le costruzioni principali che si trovano al suo interno: il Palazzo Montien, il Palazzo Chakri e il Palazzo Dusit. Di questi, il Palazzo Chakri è visitabile solo esternamente. Il Dusit ed il Montien sono occasionalmente visitabili anche all’interno (non garantito tutti i giorni ‐ sospeso in alcuni periodi dell’anno). 12:00 ca. Pranzo incluso in ristorante en route. 13:00 ca. Visita al celebre Wat Pho, il monastero Buddista più antico della città e noto per custodire all’interno del proprio “Wihan” una gigantesca statua
del Buddha reclinato. Qui si trova anche la sede della più antica scuola di massaggi Thai. al termine della visita si attraverserà il fiume Chao Praya a bordo dei ferry in servizio regolare fino a raggiungere uno dei Landmark più noti della città: il
Wat Arun (“Tempio dell’Aurora”), il monastero la cui gigantesca pagoda costituisce l’immagine per antonomasia di Bangkok. Edificato dal Re Taksin quale tempio della propria residenza reale durante la fine del XVIII secolo, il Wat Arun si trova a Thonburi, città oggi parte dell’agglomerato urbano di Bangkok ma dislocata sulla sponda opposta del fiume Chao Praya. Thonburi fu per alcuni decenni la capitale del Siam prima della fondazione dell’odierna Bangkok. Ultima tappa presso il Wat Traimit (“Tempio del Budda d’Oro”), che contiene al suo interno l’imponente statua del Buddha in oro massiccio, la piu’ grande
del mondo. Rientro in hotel previsto per le 16:30 ca. Cena libera non inclusa. Secondo pernottamento a Bangkok.
Giorno 3: Maeklong Railway Market, Damnern Saduak Floating Market, Sampran Riverside
Colazione in hotel. 07:00 ca. Pick‐up dall’Holiday Inn Silom. Arrivo al celebre Maeklong Railway Market, ovvero il mercato locale attraversato dalla ferrovia. La curiosita’ di questo luogo e’ dovuta al fatto che le merci sono disposte lungo i binari ed ad ogni passaggio del treno una parte di essa deve essere rimossa per poi essere riposizionata subito dopo Partenza Si prosegue alla volta della località di Damnern Saduak, nella provincia occidentale di Ratchaburi a circa 100 km da Bangkok. Qui si trova uno dei luoghi turistici più celebrati e visitati della Thailandia: l’omonimo Mercato Galleggiante. La visita inizierà con una breve crociera lungo i canali rurali esterni al mercato fino a giungere al canale principale che ospita il pittoresco mercato. Qui graziose e tipiche imbarcazioni in legno trasportano esotiche mercanzie dai colori variopinti formando un complesso ed intricato viavai. Le mercanti indossano un tipico copricapo formato dall’intreccio di grandi foglie di palma e trattano di tutto: dalla saporita frutta tropicale, all’artigianato locale, alle bevande rinfrescanti come il latte fresco della noce di cocco. Ultima tappa di giornata presso il giardino tropicale del Sampran Riverside (già “Rose Garden”). Pranzo (international buffet) all’interno del parco e nel pomeriggio si potranno vedere rappresentazioni delle attivita’ contadine e rurali dell’area e dell’intero paese. Rientro in hotel previsto per le 15:30/16:00 ca. Cena libera non inclusa. Terzo pernottamento a Bangkok.
Giorno 4: Ayutthaya, Ban Tam Klong, Talad Gluay Kai.
Colazione in hotel e check‐out. 07:00 ca. Partenza per il tour dall’Holiday Inn Silom. Si giungerà alla città capoluogo di Ayutthaya dove si trovano le celebri rovine che costituirono la capitale dei Re del Siam per oltre quattrocento anni, dal
XIV fino al XVIII secolo. Visita del tempio Wat Chai Wattanaram, disposto sulle rive del fiume Chao Praya ed edificato nel corso del XVII secolo in stile Khmer, con una “cinquina” di monumentali “Phrang” al suo centro.
Proseguimento delle visite con il Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da 3 gigantesche pagode campaniformi ed a seguire il Wat Mahathat che contiene una delle immagini più fotografate di tutto il Parco Storico, il volto del Buddha fra i rami di un albero. Appena fuori da Ayutthaya incontriamo la provincia di Angthong, la “Conca D’oro” dalle risaie dorate. Le strade fra i campi di riso e i canali di irrigazione provenienti dai grandi fiumi portano ad un villaggio dove gli abitanti si sono tramandati l’antica tradizione dell’intaglio degli strumenti ancora oggi utilizzati nelle cerimonie locali. Il Klong Phen è un tamburo lungo fino a tre metri. È ricavato da un tronco di teak o di albero del pane. Il suo suono basso e profondo scandisce da millenni le attività religiose dei monaci. Il Klong Khaek è invece costituito da una coppia di tamburi di differente timbro, detti “il
maschio e la femmina”. Sono di forma cilindrica e battono il ritmico incalzare dei combattimenti di Muay Thai. Ammireremo la loro maestria nell’eseguire i minuziosi intarsi per la finitura della cassa e il tiraggio delle pelli per ottenere il suono desiderato. Sosta per il pranzo in ristorante locale che si trova all’interno di un bel giardino tropicale. Dopo pranzo ci addentreremo sempre più nella Thailandia centrale raggiungendo la provincia di Kamphaeng Phet, dove i frutteti dominano l’orizzonte. La varietà di succosi frutti tropicali qui è talmente ricca da costituire la base dei piatti tipici della cucina locale. Alle dolcissime “Gluay Kai”, denominate “banana uovo” per il loro minuto peso e dimensioni, è stato dedicato un intero mercato dove si possono gustare in vari metodi di cottura e preparazione. Le rovine di Sukhothai, la città che fu sede della prima capitale del Siam, sono oramai a breve distanza. Nel XIII secolo qui ebbero origine la cultura, la lingua e l’ideale di nazione del popolo siamese. 19:00 ca. Si giungerà nei pressi dell’antico Parco Storico. Cena in hotel e pernottamento a Sukhothai.
Giorno 5: Parco storico di Sukhothai, Community Based Activities.
Colazione in hotel e check‐out. Al mattino partenza per intraprendere un gradevole e rilassante giro in bicicletta tra le rovine del parco storico di Sukhothai. In alternativa, per coloro che non amano pedalare sarà possibile muoversi all’interno del parco storico a bordo dei locali trenini elettrici. Si raggiungeranno le rovine più importanti del parco, tra le quali il Wat Mahathat, tempio del palazzo reale edificato a pianta di Mandala e che un tempo custodiva una reliquia del Buddha, il Wat Sa Sri e la sua celebre pagoda campaniforme ed il Wat Sri Sawai, antico tempio Indù edificato dai Khmer. Si uscirà dal parco storico continuando il percorso in bicicletta in direzione dei quartieri vecchi della città, attivi centri di artigianato. Sukhothai era celebre nell’antichità per la sua produzione di pregiate ceramiche, note in tutta l’Asia con l’appellativo di “Sangkanlok”. I pezzi più pregiati venivano esportati in Cina ed in altri paesi dell’area imbarcandola su grandi giunche che da Sukhothai discendevano i fiumi fino al Mar Cinese Meridionale. La tradizione del Sangkanlok si è conservata fino ai nostri giorni e viene ancora praticata in vari laboratori artigianali dei quartieri vecchi. Le forme decorative originali che
distinguono il Sangkanlok si basano su colorazioni in nero di motivi ittici o floreali. Si pedalerà fino ad uno dei laboratori dove sarà possibile ammirare l’opera degli artigiani locali. Nel corso della mattinata partenza si lascerà Sukhothai per dirigersi verso nord. La meta è un pittoresco villaggio con graziose casette in legno alcune delle quali piuttosto antiche che oggi si propone ai visitatori locali e internazionali nel rispetto dell’etica del turismo responsabile. È posto in un’ampia vallata coltivata principalmente a riso e delimitata da montagne che appaiono all’orizzonte. I locali qui sono dediti ad attività sia agricole che artigianali tra le più disparate: oltre al riso i campi qui producono girasoli, mais, mango, papaya, banane ed il lime. Quest’ultimo agrume, aspro più del limone, cresce tutto l’anno e durante la visita ci si potrà cimentare nella raccolta! Sul piano artigianale, vedremo famiglie dedite alla produzione di bacchette da tavola, intagliando il legno di bamboo con mani sapienti e l’ausilio di pochi e rudimentali macchinari. Mani ancora più esperte producono oggetti in legno complessi e dall’utilizzo più disparato. Quando non sono impegnate nella semina o nella raccolta, le donne in maggioranza tessono al telaio. Le si potrà vedere all’opera all’ombra della fresca veranda posta sotto la propria abitazione edificata a palafitta. Ma la donna più famosa del villaggio è una cuoca! “Nonna Krueang”, questo il suo soprannome, è tra le poche anziane che ancora conservano la ricetta di un succulento piatto tipico di queste terre. Gestisce un piccolo punto di ristoro ricavato nel proprio giardino di casa dove decine di avventori provenienti da tutta la provincia si concentrano per gustare i suoi “maltagliati di pasta di riso” conditi con un denso e amalgamante condimento dal sapore gradevolmente aspro. Dopo il pranzo da “Nonna Krueang”, si visiteranno le campagne
percorrendo le mulattiere a bordo dell’“I‐ten”, un grazioso camioncino dalle forme inconfondibili e dalle pittoresche decorazioni, largamente utilizzato nelle campagne della Thailandia centrale. Da qui ancora più a nord attraversando le alte montagne della catena del Doi Khun Tan fino a raggiungere un vasto altipiano al culmine del quale si trova la città di Chiang Mai, la grande “Rosa del Nord” e capitale per diversi secoli del Regno di Lanna. Cena libera non inclusa. (I clienti potranno seguire i consigli dell’accompagnatore locale per cenare tutti insieme) Pernottamento a Chiang Mai.
Giorno 6: Gli Ombrelli di Bo Sang, Chiang Mai Walking tour, Wat Prathat Doi Suthep
Colazione in hotel. 10:00 ca. Partenza per raggiungere il villaggio e osservare l’attività degli artigiani. Rientrati in città, avrà inizio un rilassante walking tour per immergersi nell’atmosfera della quotidianità locale. Partiremo dal Wat Suphan, edificio di culto eretto circa 500 anni fa e nei secoli impreziosito con intarsi in argento, scolpiti da artigiani che ancora oggi mantengono viva la tradizione della battitura dei metalli, insegnata anche dai monaci all’interno del tempio. Durante la vista al tempio, i partecipanti che lo desiderano potranno svolgere una cerimonia comune a tutti i Buddhisti in Thailandia. Si tratta del Tawai Sangkatan, il rituale di donazione ai monaci con lo scopo di guadagnare meriti e di buon auspicio per la vita futura. I partecipanti potranno acquistare personalmente il Sangkatan in loco (attività opzionale non inclusa, il costo del Sangkatan varia dai 200 ai 500 bat circa). Dalla porta sud della città, faremo l’ingresso nel nucleo storico, dove i vicoli si snodano fra piccole abitazioni in legno a due piani in stile Lanna, che si alternano ai 119 templi Theravada, che per oltre sette secoli hanno fatto di Chiang Mai il principale centro di culto buddista del Sud Est Asiatico. Giungeremo così al Wat Chedi Lueang dove si trova il più grande Chedi di tutta la regione Lanna, costruito nel XIV secolo. Questo percorso storico, culturale e di costume non può che terminare godendo dei profumi e dei sapori della cucina della Chiang Mai antica e dei suoi
piatti unici. Pranzo in ristorante tipico. Il centro storico di Chiang Mai è adagiato su di una larga vallata delimitata ad est dall’imponente monte Doi Suthep che sale fino a 1600 mt sovrastando l’intera città. È qui che si salirà nel pomeriggio per raggiungere uno dei santuari più celebri e sacri dell’intero paese: il Wat Phrathat Doi Suthep, edificato a oltre 1000 mt. di altitudine. La leggenda racconta che il luogo della sua costruzione venne indicato dall’errare di un mitologico elefante bianco che sul suo dorso trasportava una sacra reliquia del Buddha. La reliquia venne sepolta dove oggi si trova l’imponente Chedi dorato al centro del santuario, una delle immagini religiose più ricorrenti della Thailandia. Cena libera non inclusa.
Pernottamento a Chiang Mai.
Giorno 7 : Popolazioni Lahu, Wat Rong Khun (Tempio Bianco), Ahsa Farmstay a Mae Salong Nai, Triangolo D’oro
Colazione in hotel e check‐out. 07:00 ca. Si lascerà Chiang Mai per inoltrarsi verso le province più settentrionali del Paese, al confine con Laos e Birmania. Il paesaggio è montano, con rilievi ricoperti di fitta vegetazione tropicale che celano villaggi tribali incastonati tra strette vallate. Sono abitati da varie etnie, delle quali i Lahu sono tra i più numerosi. I loro insediamenti sono costituiti da piccole case costruite in bamboo. Alcune hanno ancora il tradizionale tetto in foglie essiccate di cogon. Per i Lahu le forze ancestrali animiste legate agli elementi della natura esercitano ancora una grande influenza. Poco prima di giungere alla città capoluogo di Chiang Rai, ci imbatteremo nel Wat Rong Khun, ibrido stilistico tra architettura moderna e forme tradizionali del passato. Le sue vaste proporzioni e le fastose rifiniture ne hanno fatto oggi uno dei luoghi più fotografati dai turisti internazionali. Si lascerà la città alle spalle per dirigersi ancora più a nord, verso il doppio confine di Stato. Si apre davanti una grande pianura coltivata a riso e frutta tropicale, solcata dai corsi dei principali affluenti del Mekong, il grande fiume che scende dall’Himalaya e che attraversa l’intero Sud Est Asiatico fino al Mar Cinese. Qui il Mekong è nel suo medio‐basso corso e costituisce per le popolazioni locali una imponente arteria di scambi. È questo uno dei crocevia etnici e commerciali più attivi e movimentati dell’Asia. L’interazione culturale ha favorito la fusione di tradizioni e sapienza popolare. In quest’area si trovano comunità montane al fianco di altre cinesi, laotiane e birmane. Molte di queste sono stanziate sulle pendici del monte Mae Salong, al confine con la Birmania. La strada che ne porta alla vetta è ricca di luoghi di incontro, come il tradizionale mercato di Mae Salong Nai dove non è inusuale incontrare genti di varie etnie che ancora indossano i loro costumi tradizionali. Qui si possono reperire gli ingredienti che servono per la preparazione del piatto più celebre per antonomasia del nord della Thailandia: il Khao Soi, una prelibata zuppa al curry ricca di latte di cocco e varie spezie. Dal mercato ci si addentra verso la campagna fino a raggiungere l’Ahsa Farmstay locale dove saremo ospitati per scoprire come è stato preparato questo succulento piatto e per la sua degustazione. La Farmstay si trova immerso nella natura, in una risaia circondata dalle colline, dove si può ammirare uno spaccato di vita della campagna Thai del Nord. Il fattore coltiva il caucciù, possiede i bufali, che venivano utilizzati per il lavoro nei campi prima dell’arrivo del trattore e a seconda della stagione semina e raccoglie frutti tropicali di vario genere. L’allevamento di animali domestici e la coltivazione sono sempre e comunque circondati dalla giungla, che fa da sfondo alla vita di tutti i giorni e con la quale questi i popoli del Nord convivono da sempre. Dopo pranzo si raggiungerà per il “Triangolo d’Oro”, il luogo di confine dove si incontrano i tre Paesi.
Cena libera non inclusa. Pernottamento a Chiang Rai.
Giorno 8: Chiang Rai
Colazione in hotel e check‐out entro le 12:00. Trasferimento unico per tutti i clienti all’aeroporto di Chiang Rai (garantita operatività con tutti i voli in partenza dalle 09:45 AM in poi). Il trasferimento all’aeroporto di Chiang Rai ad orari diversi da quello sopra indicato sarà fornito con solo autista e supplemento di 300 THB a persona (min 2 pax).