IL MEGLIO DEL NORD
Partenza il Mercoledì da Chiang Mai
Guida parlante esclusivamente italiano
Partenze grantite minimo 2 passeggeri
GIORNO 1 CHIANG MAI
Arrivo a Chiang Mai. Trasferimento in hotel e giornata a disposizione per attività individuali. Pasti liberi. Primo pernottamento a Chiang Mai
GIORNO 2 CHIANG MAI (B,L)
Trekking al Doi Inthanon National Park, Cascate Mae Ya.
Partenza alla volta del possente complesso montuoso del Doi Inthanon, area costellata da villaggi tribali e all’interno del quale si trova l’omonima vetta che segna il punto piu’ alto della Thailandia a quota 2600mt.
Prima che la civilizzazione portasse le strade, i popoli tribali si orientavano tra le montagne seguendo I corsi l’acqua che costituivano così non solo fonte di vita e nutrimento ma anche guida e direzione. Da un villaggio all’altro si potevano impiegare giorni di cammino nella jungla. Per gli avventori era quindi indispensabile saper vivere lungo il fiume e con il fiume. Le notti di viaggio si trascorrevano in piccole grotte all’interno delle quali si mangiava il pesce pescato e cucinato con l’acqua del fiume, sulle rive del quale si potevano anche raccogliere varie erbe nutrienti, salutari o medicamentose, con le quali curare il mal di stomaco o arginare le ferite provocate dagli urti con I rovi.Poi con il progresso sono arrivate le strade, ma I vecchi sentieri montani non sono mai stati abbandonati e oggi sono ancora utilizzabili. E’ lungo uno di questi che attraverseremo, accompagnati da un’esperta guida locale di etnia Karen, un tratto di foresta all’interno del parco nazionale.
La guida ci condurrà per circa 4Km alla scoperta di estreme bellezze paesaggistiche, tra le quali un’immensa cascata suddivisa su ben tre distinti livelli, mostrandoci come vivere nella jungla utilizzando esclusivamente le risorse naturali reperibili in loco. Ci mostrerà ad esempio come le foglie degli alberi, manipolate da mani sapienti, possano diventare bicchieri per bere l’acqua di sorgente o robuste corde per legare grossi pesi o come, mescolate alla saliva, possano diventare un potente coadiuvante. Impareremo a distinguere I frutti selvatici commestibili e come ripararci dalla pioggia quando pare che nessun riparo esista. La prima parte del percorso copre l’alto corso del fiume. Superata la cascata, il cui dislivello si coprirà scendendo una lunga scalinata rudimentale in legno, si avrà accesso ad una stretta vallata incastonata tra le montagne, dove I villaggi Karen locali hanno dato luogo ad un estesa coltivazione di riso con la tecnica del terrazzamento e canalizzando l’acqua della cascata per l’irrigazione. Lo spettacolo visivo offerto dai terrazzamenti è di forte impatto emotivo. Sarà impossibile trattenere un sospiro di stupore e ammirazione davanti a tale meraviglia. Pranzo al villaggio Karen. La visita del Parco sarà completata raggiungendo le imponenti cascate Watchirathan, di altezza limitata ma che offrono un violentissimo getto d’acqua di vasta portata, nonché’ dalle cascate Mae Ya, le piu’ alte del Paese, che scendono da 120mt di altezza lungo uno scosceso pendio. Cena libera e secondo pernottamento a Chiang Mai.
GIORNO 3 CHIANG MAI (B-L)
Chiang Mai walking tour (o attivita’ opzionale), Wat Prathat Doi Suthep
Partenza per un rilassante walking tour per immergersi nell’atmosfera della quotidianità locale. Si parte dal quartiere degli argentieri che termina presso le mura dell’antico nucleo storico.Qui gli artigiani sono intenti nella battitura dei metalli che grazie alla loro maestria si trasformano in oggetti dalle forme raffinate. Nel quartiere si trova il Wat Sri Suphan, edificio di culto eretto circa 500 anni fa e nei secoli impreziosito con intarsi in argento scolpiti dagli stessi artigiani. Oggi brillano alla luce del sole trasformando l’intero luogo in un vero e proprio gioiello architettonico.Il centro storico e’ racchiuso da mura a base quadrangolare con lato di 1500mt e circondate da un largo fossato. Entriamo dalla porta sud. I vicoli si snodano fra piccole abitazioni in legno a due piani in stile Lanna che si alternano ai 119 templi Theravada che per oltre sette secoli hanno fatto di Chiang Mai il principale centro di culto buddista del Sud Est Asiatico. Il percorso a piedi si insinua fino alla Ratchadamnern Road, l’asse principale della città che, partendo dalla porta sacra dell’Est, percorre quasi 1 km in linea retta fino a giungere all’ingresso del Wat Phra Singh, il santuario dove è custodita l’immagine religiosa simbolo della città: il Buddha Phra Singh, portato dallo Sri Lanka nel corso del XIV secolo. Questo percorso storico, culturale e di costume non può che terminare godendo dei profumi e dei sapori della cucina della Chiang Mai antica. I ristori sono affacciati sui vicoli e preparano sul momento succulenti piatti per i passanti. Uno dei più prelibati è il Gaeng Hang Lay: un curry anticamente originario dell’Asia centrale a base di succo di tamarindo, curcuma, zenzero, salsa di soia ed insaporito con un pizzico di zucchero di palma, spezie che conferiscono alle carni un sapore piacevolmente dolce-speziato e molto delicato. Una lunga cottura a fuoco lento rende le carni più morbide e gustose.Il centro storico di Chiang Mai è adagiato su di una larga vallata delimitata ad est dall’imponente monte Doi Suthep che sale fino a 1600 mt sovrastando l’intera città. E’ qui che si salirà nel pomeriggio per raggiungere uno dei santuari più celebri e sacri dell’intero paese: il Wat Phrathat Doi Suthep, edificato a oltre 1000m. di altitudine. La leggenda racconta che il luogo della sua costruzione venne indicato dall’errare di un mitologico elefante bianco che sul suo dorso trasportava una sacra reliquia del Buddha. La reliquia venne sepolta dove oggi si trova l’imponente Chedi dorato al centro del santuario, una delle immagini religiose più ricorrenti della Thailandia. Nel tardo pomeriggio la comunità monastica presente al tempio recita il Dharma, rigorosamente in lingua Pali nel rispetto delle tradizioni Theravada. Pernottamento a Chiang Mai.
Attivita’ opzionale facoltativa – Il Chiang Mai walking tour può essere sostituito con un half day tour fuori città per la pratica dell’elephant riding. Specifichiamo che le due attività sono mutualmente esclusive. Optando per l’Elephant riding non sarà più possibile effettuare il Chiang Mai walking tour. Per maggiori informazioni sull’opzionale consultare l’apposita sezione.
GIORNO 4 CHIANG MAI-CHIANG RAI (B,L)
Bo Sang, Popolazioni Lahu, Mercato di Wiang Pa Pao, Wat Rong Khun (tempio bianco), Triangolo D’oro.
Secoli or sono, al termine di un lungo soggiorno spirituale nel regno di Amarapura, il monaco Phra Intha rientrò nella sua città di Chiang Mai portando con se’ un ombrello di carta. Nella tradizione dell’antico regno, era questo uno dei pochi indispensabili oggetti concessi agli eremiti durante i prolungati ed estenuanti esercizi spirituali nella foresta. Il mistico oggetto piacque alla comunità monastica di Chiang Mai che diede l’impulso per una produzione locale presso il vicino villaggio di Bo Sang. Qui i contadini si dedicarono alla coltivazione del gelso, indispensabile per la produzione della carta, mentre gli artigiani nei loro laboratori domestici si specializzarono nell’intaglio del telaio. Da allora l’intera economia del villaggio si sviluppò con questa unica finalità e la tradizione viene tramandata da padre in figlio ancora oggi utilizzando gli stessi rudimentali strumenti di lavoro.
Partenza alle 07:30 per raggiungere il villaggio quando l’attività artigianale è nel pieno ritmo di lavorazione di questi graziosi oggetti che oggi costituiscono uno dei simboli più rappresentativi del Paese. Si lascerà quindi Chiang Mai per inoltrarsi verso le province più settentrionali del Paese, al confine con Laos e Birmania. Il paesaggio e’ montano, con rilievi ricoperti di fitta vegetazione tropicale che celano villaggi tribali incastonati tra strette vallate. Sono abitati da varie etnie, delle quali i Lahu sono tra i più numerosi. I loro insediamenti sono costituiti da piccole case costruite in bamboo. Alcune hanno ancora il tradizionale tetto in foglie essiccate di cogon. Per i Lahu le forze ancestrali animiste legate agli elementi della natura esercitano ancora una grande influenza. Le montagne e la folta vegetazione tropicale sono lo scenario che conduce a Wiang Pa Pao, dove il mercato locale e’ divenuto importante crocevia di scambi commerciali fra le tribù di montagna che qui vendono i propri prodotti e acquistano generi di necessità quotidiana. Non c’è luogo e momento migliore, per approfittare di un pranzo a base di cibi locali e autentici come le gustose banane alla brace oppure il ‘kuai thiau’, la succulente zuppa con spaghetti di riso e polpette di carne, per concludere con il ‘Kanom Krok’, un tipico dolce di latte di cocco. Poco prima di giungere alla città capoluogo di Chiang Rai, ci imbatteremo nel Wat Rong Khun, ibrido stilistico tra architettura moderna e forme tradizionali del passato. Le sue vaste proporzioni e le fastose rifiniture ne hanno fatto a oggi uno dei luoghi più fotografati dai turisti internazionali. Si lascerà la città alle spalle per dirigersi ancora più a nord, verso il doppio confine di Stato. Si apre davanti una grande pianura coltivata a riso e frutta tropicale, solcata dai corsi dei principali affluenti del Mekong, il grande fiume che scende dall’Himalaya e che attraversa l’intero Sud Est Asiatico fino al Mar Cinese. Qui il Mekong e’ nel suo medio-basso corso e costituisce per le popolazioni locali una imponente arteria di scambi. E’ questo uno dei crocevia etnici e commerciali piu’ attivi e movimentati dell’Asia. L’interazione culturale ha favorito la fusione di tradizioni e sapienza popolare. In quest’area si trovano comunità montane al fianco di altre cinesi, laotiane e birmane. Nella parte finale del pomeriggio si raggiungerà il “Triangolo d’Oro”, il luogo di confine dove si incontrano i tre Paesi. Visita del locale museo dell’oppio. Al termine della visita, trasferimento di rientro a Chiang Rai e sistemazione in hotel. Pernottamento a Chiang Rai.
GIORNO 5 – CHIANG RAI (B)
Prima colazione in hotel e trasferimento collettivo in aeroporto.
B – colazione
L – pranzo
D – cena